La storia del grano in Sicilia s’intreccia con quella dell’Isola stessa, terra al centro del Mediterraneo che per la sua collocazione geografica è stata per millenni tappa dei lunghi viaggi di scambio tra Asia, Africa ed Europa. Crocevia naturale che inevitabilmente si è lasciato contagiare dalle varietà merceologiche che di lì passavano. Tra queste anche il frumento.
Era il III millennio a.C. quando il grano giunse in Sicilia e da allora la sua coltivazione non si è mai arrestata.
Cinquanta circa le varietà locali che nel corso dei secoli si sono sviluppate legandosi a precise aree della regione, perché più adatte morfologicamente alla loro crescita o semplicemente perché portate lì dall’ennesima colonizzazione straniera. Una ricchezza genetica nota con il nome di Grani Antichi.
Le nostre farine provengono dalle varietà Russello, Tumminia, Russello Ibleo, Bufala Nera, Farro Lungo e Senatore Cappelli.
Forse la varietà più nota in Sicilia nella metà del secolo scorso. Russello nasce nelle aree interne di collina e di alta collina, avendo una maturazione di circa 130 giorni dalla semina. Notizie della sua diffusione, rispetto ad altre varietà, sono relativamente recenti, risalendo al 1927. È pregiato sia per la produzione di pasta che di pane.
Della sua presenza in Sicilia non si sa molto, le poche notizie sembrano confermare che si tratti di una varietà di grano diffusa nell’area iblea nella metà del 1900. È un frumento a maturazione precoce, circa 120 giorni dalla semina, che nasce quindi nelle aree di bassa collina e zone costiere. È usato soprattutto per la preparazione di pane e pasta dura e di altri prodotti da forno locali.
Ideale per ambienti di collina e alta collina poiché a maturazione tardiva, la varietà di grano Farro Lungo cresce in terreni freschi e profondi. Le prime testimonianze della sua coltivazione in SIcilia risalgono all’inizio del 1800 quando fu soprattutto usato per la produzione di pasta.
Una delle varietà di grano più antica della Sicilia, si hanno notizie già dal 371 a.C., la Tumminia è anche nota con il nome di Timilia. Nasce soprattutto nell’area di collina e di alta collina e chiude il suo ciclo produttivo nell’arco di tre mesi. In passato era una varietà molto apprezzata perché era possibile ritardarne la semina fino alla prima settimana di marzo e quindi, in caso di annate molto piovose in cui non si riusciva a seminare per tempo, chi la coltivava poteva aspettare che il terreno bagnato si asciugasse per procedere alla lavorazione. Ideale per la panificazione, è usata anche per la produzione della pasta.
Considerato il padre del grano duro, il grano Senatore Cappelli fu selezionato nei primi anni del ‘900 del genetista Nazareno Strampelli che gli diede il nome del senatore Cappelli, promotore in Puglia del processo di modernizzazione dell’agricoltura. Si tratta di una varietà molto resistente e adatta ai terreni del Meridione in generale e della Sicilia in particolare, in quanto poveri e argillosi.
Con una maturazione di oltre 130 giorni dalla semina, la varietà Bufala Nera nasce soprattutto nelle zone montane. Presente in Sicilia da diversi secoli, ha una particolarità nel seme: durante la molitura infatti ha una rottura farinosa piuttosto che vitrea.
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